I
Macroeteroceri costituiscono un grosso contingente di farfalle
in gran parte dai colori poco vivaci ad attività crepuscolare
o notturna, ma che presentano anche forme colorate e ad attività
diurna. Trattandosi di un gruppo molto eterogeneo e non inquadrabile
in un unico taxon, non è facile tratteggiarne le caratteristiche
comuni a tutti. Ci limiteremo a sottolineare il comune denominatore
che li lega, distinguendoli dai Ropaloceri, ossia le antenne non
clavate. In alcune famiglie si hanno antenne ad estremità
ingrossata, come nei Zigenidi e negli Sfingidi,
ma si tratta di aumenti di spessore graduali, partenti dalla base
del flagello. Nella maggioranza dei gruppi sono pettinate o dentate,
con rami spesso sensibilmente più lunghi nel maschio. Il
capo, oltre alle antenne, porta la spiritromba, generalmente lunga,
ma talora sclerificata e atrofica, tanto da non servire alla nutrizione.
Ai suoi lati si notano i palpi labiali, variamente conformati
e diretti in avanti o ricurvi verso l'alto, talora molto lunghi
e rivolti all'indietro; in alcune specie portano ghiandole odorifere.
In alcune famiglie si hanno anche, superiormente rispetto ai primi,
i palpi mascellari poco sviluppati e, nei Nottuidi, sempre assenti.
Sul capo si possano avere strutture sclerificate usate durante
lo sfarfallamento e l'uscita dal bozzolo. Sempre sul capo si trovano
gli occhi composti.
Il torace porta le tre paia di zampe egualmente sviluppate (salvo
rare eccezioni), composte dai seguenti elementi: coxa, trocantere,
femore, tibia, tarso e pretarso. Le tibie anteriori non portano
appendici, ma una espansione laterale adoperata per la pulizia
delle antenne; quelle mediane portano un paio di speroni, le posteriori
due paia. Sulle parti laterali dell'ultimo segmento toracico o
sui primi segmenti addominali, vi sono gli organi timpanali.
Il corpo in genere è alquanto voluminoso, soprattutto nelle
femmine, ed è rivestito di abbondanti squame. Le ali sono
alquanto diverse sia nella forma che nelle nervature, esse sono
rivestite sempre da squame quadrangolari fissate tramite un peduncolo.
Alla loro colorazione e disposizione si devono gli eleganti disegni
alari fatti di fasce, triangoli, cerchi che di rado sono casuali,
ma hanno significato criptico, fanerico o terrifico e in ogni
caso svolgono un importante ruolo nell'assicurare la sopravvivenza
della specie. Accanto ad entità con aperture alari anche
di 30 cm (forme tropicali), troviamo forme minuscole ad ali millimetriche
(Nepticulidi). Vi sono anche specie brachittere (ad ali poco sviluppate)
o addirittura attere (senza ali). Nell'insetto posato esse vengono
tenute disposte a tetto, oppure distese. Le forme primitive presentano
nervature delle ali anteriori simili a quelle delle posteriori;
si tratta quasi sempre di Microeteroceri e perciò esulano
da questo lavoro. Gli Eteroneuri hanno nervature delle
ali anteriori diverse da quelle posteriori; essi, oltre ad alcune
forme piccole, comprendono la maggioranza dei Macroeteroceri.
Le nervature hanno notevole valore sistematico; vengono numerate
dal basso verso l'alto e sono di regola dodici nelle ali anteriori
e otto nelle posteriori. Possono aversi più nervature anali
e altre soprannumerarie. Altro carattere importante è costituito
dalle modalità di aggancio delle ali. Nel corso dell'evoluzione
si sono avute sensibili modificazioni in questo sistema. Nelle
forme primitive esiste una specie di linguetta (jugum)
sul bordo posteriore delle ali anteriori che si collega a delle
setole sulle posteriori (tipo jugato), oppure si assiste ad una
dilatazione della parte costale della posteriore che prende rapporto
con l'ala anteriore (tipo amplexiforme), come accade presso i
Lasiocampidi. Nelle forme più evolute si ha un insieme
di setole più o meno numerose e robuste (frenum)
sul bordo anteriore dell'ala posteriore le quali si agganciano
ad una struttura detta "retinacolo" presente sull'ala
anteriore (tipo frenato). È quest'ultimo tipo nelle sue
varie modificazioni che prevale nella maggior parte delle famiglie
di Macroeteroceri.
Oltre alla testa e al torace, nel corpo della farfalla si trova
l'addome, che nelle femmine a volte è molto grosso. Nell'addome
si trovano gli organi della riproduzione maschili e femminili.
|