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"Rinvenuta a Niscemi una nuova specie di pesce
palla fossile"

Favoriti dal riscaldamento del Mediterraneo e dal Canale di Suez, negli ultimi anni numerosi pesci tropicali hanno fatto la loro comparsa nei nostri mari. Tra questi, anche alcune specie di pesci palla come il Lagocephalus inermis, pescato sempre più spesso anche in Sicilia. Sono pesci dalla testa grossa, privi di scaglie e con la pelle rivestita da minuscoli denti. La loro carne contiene un veleno molto più potente del cianuro, la tetraodossina, in grado di uccidere un uomo con pochi milligrammi! Il nome dell'animale deriva dalla sua capacità di assumere acqua e in minor misura aria, gonfiandosi enormemente per intimorire e scoraggiare i predatori.
Uno di essi è stato "pescato" da Vincenzo Liardo e Salvatore Zafarana del Museo Didattico di Niscemi, tra i sedimenti deposti sul fondo di un mare risalente a circa sei milioni di anni fa. Questo antico Mediterraneo doveva avere acque abbastanza calde, come dimostrano i resti di pesci fossili venuti alla luce. Tra questi, i Tetraodontidi, gruppo cui i pesci palla appartengono, sono estremamente rari e non si ha notizia di loro ritrovamenti nei giacimenti fossiliferi della Sicilia. Il nostro esemplare, scoperto tra le diatomiti di M. Gibliscemi a circa 500 m.s.l., è lungo 24 cm ed appare intero e in buone condizioni di conservazione. E'
stato inviato al Prof. Giorgio Carnevale del Dipartimento di geologia dell'Università di Pisa, che ha esaminato il reperto insieme al paleontologo Prof. James Tyler dello Smithsonian National Museum of Natural History di Washington. Dallo studio effettuato è emerso che si tratta di una nuova specie di Tetraodontide dai caratteri molto primitivi, cui è stato dato il nome di Archaeotetraodon zafaranai (G. Carnevale et J.Tyler 2010).
Detto ritrovamento conferma l'importanza geologica del sito, che qualche anno fa era stato oggetto di attenzione da parte dei geologi, perché alle sue pendici appare molto evidente il limite fra due piani geologici del Miocene medio: il Serravalliano e il Tortoniano.
Questa caratteristica rara nel mondo, ha candidato la montagna alla designazione di G.S.S.P. (Global boundary Stratigraphic Section and Point) ossia località mondiali con informazioni fisiche, chimiche e paleontologiche su un limite netto e fisicamente presente tra due periodi della storia della Terra.
Purtroppo, la candidatura non è andata a buon fine, probabilmente per la mancanza del requisito di accessibilità ed è stata attribuita a Monte Corvo, località marchigiana nei pressi di Ancona.

S.Zafarana


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Monte Gibliscemi