Questa importante ed omogenea famiglia di macroeteroceri
prevalentemente tropicali comprende circa mille specie nel mondo
di cui 24 in Italia; in Sicilia ne sono state elencate 18.
Hanno capo voluminoso e conico, ali anteriori strette e triangolari,
le posteriori piccole e tondeggianti con frenulo presente o assente;
in alcune specie le ali possono apparire trasparenti per il precoce
distacco delle squame. Le antenne sono fusiformi ed hanno l'estremità
uncinata; nei maschi portano spesso fascetti di setole ventralmente.
La spiritromba è generalmente molto lunga per succhiare il
nettare dal fondo delle corolle tubulose, talvolta, però
è breve e sclerificata oppure addirittura atrofica e perciò
non funzionale. Il loro volo è potente, consentendo spostamenti
anche a 50 km/h per compiere lunghe migrazioni fino a raggiungere
le latitudini settentrionali nonché notevoli altitudini (oltre
i 2000 m s.l.m.); inoltre, riescono a stare anche fermi in volo
grazie al veloce battito alare. Svolgono attività per lo
più di notte o al crepuscolo, ma qualcuno è prettamente
diurno. Possono dar luogo in natura ad ibridi tra specie vicine,
ma detti incroci avvengono con maggiore frequenza in cattività.
Le larve, dal tegumento glabro, striato trasversalmente e colorato,
si riconoscono per un processo appuntito sull'ottavo urite, detto
"cornetto", che talvolta viene accompagnato da uno soprannumerario
sul nono; se disturbate, nella maggioranza dei casi, sollevano la
parte anteriore incurvando il capo e simulando una sfinge egiziana
(donde il nome della famiglia). Sono fitofaghe e si impupano senza
bozzolo. Le crisalidi mostrano ventralmente un astuccio incurvato
contenente la spiritromba. Il ciclo di sviluppo comprende una sola
generazione annua.
Una specie riscontrata abbastanza comunemente nel comprensorio è
la sfinge testa di morto (Acherontia atropos), così detta
per il disegno dorsale sul torace. Si pensa che gli adulti non sempre
riescano a sopravvivere da un anno all'altro, per cui gli individui
che compaiono durante la bella stagione sono spesso immigrati dall'Africa
australe.
Altre sfingi comuni sono: quella del convolvolo (Agrius
convolvuli), quella dell'euforbia (Hyles
euphorbiae), la lineata (Hyles
livornica), la sfinge della vite (Deilephila
elpenor) dal curioso bruco con grandi falsi occhi e la
cosiddetta passera della morte o l'uccello ronzante per gli inglesi
(Macroglossa stellatarum), dall'aspetto
di bombo e di costumi diurni, che si vede svolazzare sui fiori col
suo veloce battito d'ali; entra anche nelle case (vi può
svernare) ove è bene accetta dalla nostra gente in quanto
considerata portatrice di buone nuove. Da citare ancora la grossa
sfinge della quercia (Marumba
quercus), un'entità tipica della Sughereta.
Infine va segnalata la presenza dell'ippotione (Hippotion
celerio), rara migratrice africana.
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