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UN INCONTRO INUSUALE

Cosa c'è da vedere nella riserva?.... non c'è niente!!
Anzi state attenti…. Ci sono le vipere!!

Ecco l'opinione diffusa di molti sulla Riserva Naturale "Sughereta di Niscemi".
Sicuramente è un'espressione che scaturisce dall'ignoranza e da una cultura che ha considerato per decenni il bosco un luogo minaccioso, popolato da animali feroci e cattivi, come nella favola di cappuccetto rosso.
Un analogo racconto di origine locale riguarda la cosiddetta "biddina", serpente gigante di sei metri con una mole tale da poter inghiottire in un solo boccone un agnello o addirittura un piccolo di uomo. Lo sentivo dire a mio nonno quando descriveva certi luoghi interdetti e aggiungeva: "la vipera può raggiungere sette cavalli in corsa e morderli uno alla volta". Era un modo per incutere timore e limitare così l'accesso ad aree ricche di fauna venatoria.



(foto V. Liardo)

Questo succedeva fino a qualche decennio fa, quando la caccia era una pratica diffusa e la cultura naturalistica stentava a prendere piede nella società niscemese. Per fortuna oggi si assiste ad un ridimensionamento del fenomeno con un calo drastico del numero di doppiette fumanti.
Ciò è avvenuto grazie all'azione incisiva delle associazioni ambientaliste e all'attenzione verso le problematiche ambientali sin dalla prima età scolare.
La cultura dell'ambiente, attraverso lo studio del territorio, della flora, della fauna e dell'ecologia, si contrappone fortemente alle credenze popolari impedendone così l'affermazione.
Occorre dunque sfatare la convinzione che il bosco sia covo di vipere. L'esperienza mi porta ad affermare che un incontro simile è alquanto improbabile. Prova ne è che, in più di venti anni di attività escursionistica e studio del territorio, ho potuto osservare una vipera allo stato naturale solo in due occasioni e in una terza perché era stata catturata dai forestali durante lavori di manutenzione del bosco. Ciò a conferma di quanto riportano i manuali che definiscono la vipera un animale di indole abbastanza mite: è abitualmente timida, di solito evita l'uomo e alcune volte non reagisce anche se molestata. Tuttavia occorre mantenere le dovute distanze. È buona abitudine quando si effettuano escursioni al bosco prendere alcune precauzioni: indossare scarponcini alti alla caviglia e pantaloni lunghi, munirsi di un bastone, berretto, acqua e... buona passeggiata!

V. Liardo