Un'avventura
dei Falchi
Arte, natura,
cultura.
Di
buon'ora si parte per Siracusa. Dopo il raduno, inizia il viaggio ed
i falchi sanno già che li attende qualcosa di diverso, di spettacolare,
di unico.
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Si
arriva a Siracusa e si prosegue fino ad Avola e da lì, attraverso
una strada tortuosa che si inerpica su per l'altipiano ibleo, si
giunge a Cava Grande: incredibile angolo della natura incontaminata
del sud-est della Sicilia, in cui l'acqua del Cassibile forma laghetti
di incomparabile bellezza.
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Giusto
il tempo per fare qualche foto e consumare la colazione in un antico
casale nel quale il proprietario ha raccolto gli utensili, gli oggetti
e gli strumenti che un tempo scandivano la vita delle famiglie siciliane,
e si parte per incrociare più in alto il fiume Cassibile. |
Dopo
qualche chilometro, la fitta vegetazione dà i primi indizi
della presenza del fiume. Scendendo per una strada in terra battuta
si arriva al fiume ed un gigantesco ontano nero segna la presenza
del Cassibile. Il rumore dell'acqua, l'aria tersa, i profumi di muschio,
di nepitella e dei funghi selvatici fanno vivere momenti primordiali
in cui i sensi tendono a carpire i segreti di questo habitat. |
Ci
si ritrova fermi, incantati, quasi desiderosi di fermare il tempo per
godere una natura prorompente e coinvolgente.
Qualche minuto ancora e via verso il mare.
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Si
giunge in breve tempo, scendendo dall'altopiano, a Noto, la città
barocca, il giardino di pietra. Danno il benvenuto gli opulenti balconi
del palazzo dei principi di Villadorata, ma è tardi, Siracusa
è ancora lontana e bisogna affrettarsi. |
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