Un istrice donato al Museo


istrice impagliatoUn vecchio esemplare di giovane Istrice (Hystrix cristata) è stato donato della prof.ssa Francesca Maugeri in ricordo del padre Salvatore che, in qualità di militare dell’Arma, l’aveva sequestrato a dei bracconieri.

Quando questo l’animale è spaventato o eccitato, drizza contemporaneamente gli aculei e i peli della nuca, dando l’impressione di essere assai più grande e robusto di quanto in realtà non sia; essendo gli aculei attaccati piuttosto blandamente alla radice, rimangono conficcati nella pelle di un eventuale aggressore. Se la minaccia persiste l’istrice comincia a pestare rumorosamente i piedi sul terreno ed ad agitare la coda munita di aculei a sonaglio, infine se messa alle strette, carica l’aggressore, con esiti anche letali. L’aculeo ha infatti una struttura lievemente seghettata, che ne rende difficile e dolorosa l’estrazione