I mammiferi


mammiferi

La prima metà della vetrina è occupata da Insettivori, Chirotteri e Carnivori. I primi presentano caratteri di primitività ed è proprio lungo la loro linea che si è indirizzata l’evoluzione della Classe. Comprendono ricci, talpe e toporagni. Il riccio (Erinaceus europaeus), di cui in alto è mostrato lo scheletro, ha il corpo rivestito da aculei che lo proteggono dai predatori (ma non dalle automobili, visto il numero di esemplari spiaccicati sull’asfalto). Sulla mensola sottostante, in alcol, la talpa, insettivoro quasi cieco che conduce vita ipogea; le sue zampe adattate allo scavo le consentono di creare cunicoli ove si rifugia e si riproduce. In Sicilia risulta assente, come evidenziato dall’annessa cartina di distribuzione; l’esemplare conservato in alcol proviene dalla Calabria. I toporagni sono insettivori apparentemente simili a topolini, sebbene il muso proteso in avanti possa discriminarli a prima vista. Nell’Isola è alquanto diffuso il toporagno siciliano (Crocidura sicula), di cui si mostrano alcuni esemplari provenienti dalla Penisola Magnisi. Più piccolo è il mustiolo (Suncus etruscus), altro insettivoro i cui resti, come quelli del precedente, si ritrovano nelle borre dei rapaci.

Pipistrelli

 I Chirotteri sono Mammiferi provvisti di membrane alari che consentono il volo. Sono animali crepuscolari che si cibano catturando insetti in volo. Delle diverse specie, una delle più diffuse è il pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii), che talvolta si ritrova nelle case provocando un ingiustificato terrore negli inquilini.

I Carnivori

 I Carnivori sono predatori dotati di dentatura in grado di lacerare e masticare carne. Ne fanno parte, tra gli altri, Mustelidi e Canidi. Dei primi, caratterizzati dal corpo molto snello, si espone un esemplare di donnola (Mustela nivalis) e di martora (Martes martes). La prima è un carnivoro che ricorda il furetto, ma di taglia minore (come si può evidenziare dal confronto dei crani affiancati); la martora, simile alla puzzola, ha subito nel tempo un notevole calo, tuttavia nell’ultimo decennio risulta in sorprendente ripresa, a giudicare anche, purtroppo, dal numero di individui morti sulle strade investiti dalle auto.

La volpe (Vulpes vulpes) è un Carnivoro facilmente riconoscibile per il muso aguzzo, le lunghe orecchie e la folta coda con punta bianca. È abbastanza presente e diffusa nel territorio, nonostante le persecuzioni ad opera dell’uomo, che la ritiene sua competitrice nella caccia al coniglio. Tuttavia, sebbene i mammiferi facciano parte della sua dieta, l’osservazione dei contenuti stomacali rivela una alimentazione molto varia in cui figurano insetti, uccelli, piccoli rettili, frutta, carogne ecc. Le sue impronte somigliano molto a quelle del cane, ma più allungate, come si evince dai calchi esposti insieme al cranio.

Lagomorfi e roditori

La parte destra, in alto, illustra i Lagomorfi e si opera un confronto tra gli escrementi di coniglio e di lepre; sotto vengono esposti alcuni esemplari di Roditori: ratto nero (Rattus rattus), topo quercino (Eliomys quercinus), ghiro (Glis glis), scheletro di topo selvatico (Apodemus sylvaticus) e, su di una mensolina sottostante, un topo campagnolo del Savi (Pitymis savii), arvicola molto comune (sempre presente nelle borre dei rapaci notturni), che scava gallerie onde raggiungere rizomi e radici di cui si nutre.

L’istrice

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Giovane Istrice presente in collezione al Museo Civico di Niscemi

Sopra il ripiano di base è collocato un giovane esemplare di istrice (Hystrix cristata) È, tra i roditori, l’esponente europeo di maggiori dimensioni. Si tratta di una specie nordafricana presente solo in alcune regioni italiane e soprattutto in Sicilia. L’aspetto è tozzo e robusto, la coda breve; il corpo è rivestito di peli rigidi e di lunghi aculei di colore bianco e nero. Vive in piccoli gruppi conducendo vita notturna e cibandosi di cortecce, ma soprattutto in quanto ottimo scavatore, di radici, bulbi e altre parti ipogee delle piante.