Ricerca Scientifica


Il lavoro costante e l’osservazione attenta sul campo da parte dei soci hanno ampliato, nel corso degli anni, il quadro delle nozioni paleontologiche, floristiche e faunistiche del comprensorio gravitante attorno alla Piana di Gela. Spesso si è trattato di informazioni che hanno superato lo stretto ambito locale apportando un contributo alla conoscenza della biodiversità dell’Isola.

Ricordiamo, tra l’altro, per la flora, la scoperta di un popolamento ad Helianthemum sanguineum, una cistacea non osservata in Italia da oltre cento anni;per la paleontologia, il ritrovamento subfossile di Campylaea planospira ai margini della Piana di Gela, che adesso è localizzata in grotte e anfratti umidi dei monti Madonie e Nebrodi e testimonia il cambiamento sostanziale del clima siculo; per gli insetti, la prima segnalazione del lepidottero sudafricano Cacyreus marshalli, meglio conosciuto come peste dei gerani e dell’emittero nordamericano Leptoglossus occidentalis che si nutre dei giovani coni di pino; per gli aracnidi l’individuazione di ben quattro specie non contemplate dal check-list per la Sicilia e proposte all’attenzione degli specialisti: Linyphia triangularis, Dictina walckenaeri, Episinus maculipes, Uloborus walckenaerius.

educazione ambientale

Convolvulus elegantissimus Mill. (Vilucchio argentino, “Curriola russa”). La corolla rosea con fauce bianca lo distingue dal consimile “althaeoides”.